I nostri numeri di pettorale |
Siamo leggermente in ritardo, ma per noi non è una novità,
quindi Daniele corre a prendere l'ascensore che lo porterà in cima al Forte, io ed Amanda lo raggiungiamo a piedi perché ai cani non è consentito prenderlo; saliamo per le curve che portano in cima al Forte incontrando tanta gente che freneticamente sale e scende, tutti con il pacco gara contenente una maglietta rossa, una mela, una bibita enervit, una barretta enervit da mangiare senza aver paura di scheggiarsi un dente o da usare (per la durezza) per scolpire una pietra, biglietti per la mostra di Mirò, coupon omaggio per il Casinò di S.Vincent.
E' tutto molto suggestivo, dal Forte che troneggia imponente ai tetti di pietra del paesino.
Dopo l'iscrizione ci portiamo verso la linea di partenza, stiamo fermi per qualche minuto ma ritardano a dare il via per dare la possibilità agli ultimi arrivati di iscriversi....però fa' freddo, molto freddo, insieme ad altri ci spostiamo verso un angolo riparato della piazza ma con poco effetto, la temperatura è bassa e siamo tutti vestiti poco e leggeri e non vediamo l'ora di muoverci e partire per scaldarci un po'.
Come sempre scambiamo due chiacchiere con altri concorrenti, con alcuni siamo rimasti insieme fino all'arrivo e probabilmente ci rivedremo alla Marcia Arcobaleno di 12 km che si terrà a Portofino.
Amanda vorrebbe fare amicizia con due Levrieri dall'aspetto molto aristocratico forse abituati a ben altre manifestazioni, però la snobbano come solo i cani sanno fare!
Vediamo arrivare Linus che con la sua presenza richiama sempre tanta gente, merito anche delle battute divertenti sulla corsa e non solo sentite nel suo programma radiofonico.
E' quasi tutto pronto, a lui è concessa la prima fila con e come i top runner.
Quasi congelati, al via dello starter partiamo, giù in discesa tra le vie acciottolate arriviamo in strada che per l'occasione avevano chiuso per noi, chissà quanti musi lunghi ad aspettare in coda;
passiamo sopra un ponte con la Dora Baltea che scorre e di lato in alto svetta il Forte, sentiamo qualcuno dietro dire che lo trova lontanissimo, invece per noi era l'opposto un obiettivo quasi facile da raggiungere, entriamo nel paesino di Hone, carino tipicamente valdostano con vie strette e case di pietra e cataste di legna perfettamente ordinate, giriamo un angolo e troviamo ancora un ponte con un laghetto artificiale e un'oasi con una serie di alberi dai colori autunnali tanto belli da sembrare una cartolina.
Arrivo al Forte di Bard |
Arrivati in Piazza delle Armi in cima al Forte ci attendevano applausi e foto, è stata proprio una bella manifestazione e almeno per quanto ci riguarda finita con un tempo di tutto rispetto.www.fortedibard.it/
Nessun commento:
Posta un commento