Già iscritti per il tracciato da 16 km ci lasciamo convincere dal gruppo che veniva a camminare con noi a cambiare al volo e fare il percorso da 22 km, le ultime parole famose sono state " se fate 16 km riuscite a fare anche i 22, cosa ci vuole! "
Presa quasi come una sfida partiamo per i 22 km, posso dire che la compagnia porta a fare cose che da solo non faresti mai!
E' stato senza dubbio divertente e faticoso, interminabile e ad un certo punto si è trasformata in un'avventura.
Ore 7 e 30 punzonatura del cartellino e partenza insieme a marciatori di ogni età e provenienza, qualche militare con bandiera e logo del paese e del battaglione e via a inerpicarsi per il sentiero più lungo per arrivare sull'Alta Via dei Monti Liguri al Rifugio Argentea di 1068m.
Il panorama è molto bello, spazia dalla costa ligure alle Alpi marittime.
Deviazione per noi e per chi prosegue per il tracciato A chiamato anche rosso o il lungo verso il Santuario del Bambin Gesù, si prosegue fino a Lerca al km 3.71 con la prima fonte per poter bagnare i cani e dell'acqua per noi, ripartiamo per Ponte Ratte km 4.78, Campo km 5.37, Lambrusca 6.61 km dove troviamo il primo controllo con punzonatura del cartellino e il primo rifornimento con acqua, zucchero, pane nutella e marmellata, spicchi di frutta e pomodori che hanno dato un pò di energia a tutti perchè la fatica iniziava a farsi sentire, nel frattempo Amanda inizia a dare i primi segni di cedimento e siamo solo al 6° km!
Altri 2 km e arriviamo a Segage, ancora 1 e ci aspetta il thè caldo al rifugio Padre Rino.
Tra Segage e Padre Rino Amanda più volte dà forfait, rifiutandosi di continuare a camminare e stendendosi a terra e tra le pietre come una attrice consumata attirando l'attenzione dei marciatori che più e più volte la incitano ad alzarsi e incitano anche il povero Daniele che per un bel tratto ha dovuto portarla in braccio, ben 30 kg di peso aggiunti al caldo feroce di quel giorno, un eroe!
Tutti speravamo in una giornata mite e fresca, ma non è stato così neanche un attimo!
Iniziavo a dare segni di stanchezza anche io e il the' caldo è stata una vera manna ma era quasi finito, colpa e merito degli organizzatori che ogni anno non si aspettano la grande affluenza dei turisti.
Nonostante il thè bevuto al rifugio, il tragitto Pian di Lerca con arrivo al km 11° in vetta al Rifugio Argentea è stato faticoso per tutti e tre, io avevo finito le energie e ad ogni passo in salita tra le pietre avevo la sensazione di andare al rallentatore, Daniele era esausto per aver camminato con Amanda sulle spalle per 2 km, mentre qualcuno continuava ad incitarlo per il bel gesto e il coraggio!
Al rifugio Argentea con un'altra punzonatura al cartellino e ristoro ci aspettavano i compagni di avventura, appena 20 minuti di sosta a guardare lo splendido panorama e via per altri 11 km passando da Fonte Leone, Cà da Gava con la penultima punzonatura e ristoro con altra fermata di almeno 10 minuti.
Tra Forte Leone e Cà da Gava abbiamo trovato nebbia fitta che non permetteva di vedere il panorama sottostante e continuava a fare caldo, ho trovato anche il tempo di cadere, sui monti è molto facile mettere un piede in fallo e così è stato facile cadere, sporcarmi fino all'inverosimile e strapparmi i pantaloni nuovi da trekking.
16 km e siamo a Passo Gavetta, 19 e siamo al Centro Ornitologico Vaccà con l'ultima punzonatura e ultimo ristoro e finalmente troviamo una fonte dove far bagnare Amanda e Teddy un Labrador biondo, compagno di giochi fedele.
Ripartiamo affrontando gli ultimi 4 km passando per Curlo e finalmente Arenzano il miraggio visto dall'alto che non arrivava mai!
www.maremontiarenzano.org/gallery/2010-5/51.htm
E' stata una bella avventura, faticosa e col senno di poi da fare senza cani e affrontandola con una
buona colazione al mattino, possibilmente doppia, in modo da non rimanere senza un briciolo di energia già all'8 km!
All'arrivo esausti ma contenti di aver portato a termine l'impresa (non dirò mai dopo quante ore)
ci sediamo su una panchina e rimaniamo stupiti del passaparola creato nei confronti di Amanda, tutti la riconoscevano o comunque sapevano del cane nero in grande difficoltà e del padrone che l'aveva presa in braccio.
Abbiamo scoperto che due camminatori di Pavia, che poi siamo riusciti a rintracciare, ci hanno fotografato e hanno parlato di noi nel loro Forum della Val di Fassa.
Alla fine della storia i partecipanti sono stati circa duemila e nostro malgrado ci siamo fatti riconoscere da tutti o quasi per via di Amanda, la favola della Mare e Monti edizione n°27.
Tanto per la cronaca, Amanda si è ripresa e ha dormito quasi due giorni di fila e non scherzo, io e Daniele a parte bolle e taglietti vari, lividi e crampi....tutto a posto!
Non vi avrò per caso fatto passare la voglia, vero? Fatela e venite ben preparati e senza cani! Ve lo consiglia una persona che li adora! Anche Amanda se potesse parlare direbbe : "la Mare e Monti? no grazie, andate pure e lasciatemi a casa, per favore"!
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